L’Ecopsicologia/Ancora dell’autoguarigione Ancora dell’autoguarigioneMentre siamo fermi durante la meditazione Pranava impariamo a concentrarci dietro ai nostri corpi, allora possiamo con le mani della consapevolezza entrare dentro il corpo e spianare tutte le disarmonie energetiche. Mentre siamo riuniti allo Spirito Santo e siamo concentrati dietro al nostro corpo a distanza di due metri, allora in questa posizione possiamo vedere e controllare gli spiriti maligni (la gente o gli animali non incarnati con il carattere aggressivo). Se, in tale modo, tramite il nostro corpo, guardiamo il corpo del malato, possiamo parlare con loro, ma loro non potranno non rispondere allo Spirito Santo. Loro ci racconteranno per quale motivo sono stati mandati da Dio nel corpo della gente incarnata: qual è la loro colpa e quali sono i loro debiti karmici. Se il malato è consapevole dei propri problemi, si pente e cambia, allora bisogna gentilmente chiedere agli spiriti di trasferirsi in un altro posto. Per esempio al pesce, che è stato ucciso da questa persona, si può chiedere di andare a vivere nel lago, all’uccello nel bosco ecc. Tutti gli spiriti sono controllati dallo Spirito Santo. Ma per avere il successo in questa guarigione non dobbiamo uscire dallo stato dello Spirito Santo. Tale guarigione è il contrasto ai tentavi di mandarli via con l’odio e le maledizioni (questi metodi si chiamano esorcismo). Essi non sono efficaci dal punto di vista della guarigione, ma portano anche l’accumulo della grossolanità che come conseguenza porta verso l’inferno. Queste sono le varianti della magia nera; sono completamente contraddittorie al cristianesimo: Gesù raccomandava d’amare, ma non di odiare.
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