L’Ecopsicologia/Pratiche meditative Pratiche meditativeLa meditazione è uno dei metodi di sviluppo della coscienza, nonché è l’unica possibilità di giungere alla conoscenza di Dio ed all’Unione con Lui. Ci sono quattro direzioni principali nelle pratiche meditative: a) raffinatura, b) la sua crescita, c) trasferimento della concentrazione della coscienza nei limiti di un’eone ed agli altri eoni, d) assimilazione dei metodi dell’unione della coscienza individuale con la Coscienza Divina. In generale, tutta la Via fino all’Unione con la Coscienza Primordiale può essere riassunta nel seguente schema sorprendentemente semplice: il lavoro con il cuore spirituale dentro il proprio corpo — “l’accrescimento” graduale del cuore spirituale fino alla grandezza del nostro pianeta ed, in parallelo, il lavoro negli eoni sempre più fini dell’Universo pluridimensionale — e l’Unione (come cuore spirituale) con il Creatore nella Sua Sede. In base a queste conoscenze diventa chiaro che cosa, precisamente, dobbiamo far crescere in noi ed a cosa rinunciare. Dobbiamo crescere come un Amore saggio, forte e fine. Dobbiamo ripulirci da tutto ciò che non è Amore, cioè: rozzezza, collera ed egocentrismo in tutte le loro rivelazioni numerose, che sono le emozioni di biasimo, la gelosia, l’avidità, l’invidia, la voglia sessuale egoistica (libidine). La tappa importante dello sviluppo del cuore spirituale potrebbe essere la sua espansione, “lo straripamento” nel silenzio mattutino trasparente dei paesaggi aperti della natura (per esempio, sulla riva del mare, nella steppa, nei campi, sulle cime delle colline o montagne). Tali meditazioni d’amore possono essere praticate tutto l’anno, obbligatoriamente con il chiarore della luce diurna. E’ possibile perfezionarsi con migliori risultati in primavera, quando l’esultanza primaverile della natura ci dà lo stato emotivo giusto e ci regala la sua forza — la forza dell’emozione d’AMORE. Coloro che hanno imparato bene quanto detto sopra, sono attesi poi dal difficile lavoro meditativo di riempire con se stessi — come cuore spirituale — tutti i finissimi eoni dello spazio pluridimensionale, l’ultimo dei quali è la Sede del Creatore. * * * Sathya Sai Baba dice [64]: “Lo scopo del lavoro meditativo è eliminare l’illusione che Dio e l’essenza d’ogni persona, come pure l’essenza di tutto il mondo materiale, siano diversi. Una meditazione corretta è l’unione di tutti i pensieri e le indrie con Dio. Il risultato corretto della meditazione… è quando tutte le azioni nascono dalla Coscienza di Dio, ma non dalla mente dell’uomo. L’Unione con l’Assoluto significa l’eliminazione del velo di “non-conoscenza”, cioè, dell’illusione che un particolare distacco possa esistere rispetto all’Assoluto Unico. L’Assoluto rivelato nel particolare può essere osservato nella vita di un’Avatar”. Vi assicuro che tutto questo è realtà!
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