L’Ecopsicologia/“Le vesciche della percezione” “Le vesciche della percezione”Tale tappa del lavoro si conclude con la conoscenza che i “bozzoli” sono composti da due parti differenti che sono state chiamate da Juan Matus [10] “le vesciche della percezione”. Questo termine è stato affiancato dall’associazione di esse con le vesciche natatorie di alcuni tipi di pesci. “Il bozzolo” si divide in due “vesciche della percezione” che si trovano al livello della clavicola. La “vescica” superiore copre la testa e il collo, invece quell’inferiore il resto del corpo. Con altre parole la “vescica” superiore è composta dal dan-tian superiore, e quell’inferiore è composta dagli altri dan-tian e le gambe. La “vescica” superiore ha il grande significato nel rapporto con il mondo materiale, e la “vescica” inferiore con quello non materiale. Il praticante percepisce da dentro di loro separatamente il mondo della materia o altri eoni. La crescita quantitativa della consapevolezza e il lavoro meditativo procedono prima di tutto grazie alla “vescica della percezione” inferiore. La sua parte principale è il dan-tian medio nel quale noi, raffinandoci e allargandoci, ci avviciniamo al Perfezionamento. Vorrei sottolineare, e non è la prima volta, che questo è la base principale di tutto il lavoro psicoenergetico e gli allontanamenti da questa Via portano dei lunghi sbandamenti e le inutili perdite del tempo così prezioso della nostra esistenza nei corpi sulla Terra. Lo sviluppo armonico della seconda componente importante della “vescica della percezione” inferiore, che sarebbe dan-tian inferiore (hara), è necessario per raggiungere il successo nella meditazione. Ma considerare questo come la base della crescita spirituale, che è caratteristico per tante scuole delle arti marziali, è un grande errore. Anche l’energetica del corpo potrebbe essere divisa in 4 segmenti. Ma su questo tema parleremo nelle prossime tappe dell’avanzamento spirituale. * * * Tali esercizi cambiano, non soltanto l’uomo stesso nella direzione giusta, ma anche cambia l’atteggiamento degli altri verso di lui. Perché diventa molto piacevole comunicare con questa persona e anche soltanto starle vicino. La gente cerca la sua compagnia e i suoi consigli. Ho visto tanti cambiamenti di questo genere. … Mi ricordo bene due casi allegri. Una volta dopo le lezioni si avvicina una delle allieve e si lamenta: si, tutto bene quello che Lei dice, ma che cosa devo fare con il mio vicino, è molto cattivo, noi non ci salutiamo e non parliamo da anni! Io le rispondo: allora comincia da subito a mandargli il tuo amore attraverso il muro, seguendo la formula “Croce di Buddha”. Alla seguente lezione lei mi racconta: ho fatto come Lei mi ha detto e la mattina dopo, quando ci siamo incontrati, lui mi ha sorriso e dopo mi ha domandato: “Perché noi non ci siamo mai salutati? Mi piacerebbe avere con te un buon rapporto!” L’altro esempio. Una giovane donna è arrivata alle lezioni piangendo. Domando: che è successo? Lei racconta: sono stata sulla spiaggia, facevo la “Croce di Buddha”, all’improvviso si è avvicinato un bambino e ha detto: “Signora non andare di là, perché lì ho visto un serpente”. “Che cosa c’è da piangere?” – ho chiesto. “Perché per la prima volta durante 30 anni un bambino si è avvicinato della sua volontà!”. La realizzazione delle funzionalità del cuore spirituale è il primo passo serio dell’uomo verso Dio. Questo può diventare per lui un inizio della grande Via Retta verso la completa Autorealizzazione spirituale, verso il Perfezionamento, verso un’Unione con Dio nell’aspetto della Consapevolezza Primordiale, del Creatore. * * * Tutti gli esercizi con i chakra e anche altri allenamenti meditativi è più comodo farli in piedi e a volte durante la passeggiata.
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