L’Ecopsicologia/Servizio a Dio (lezione)
Servizio a Dio
(lezione)
Ogni bambino, subito dopo la nascita, comincia lo studio… dell’egoismo: perché inizialmente egli non è in grado di fare nulla per se stesso, gli altri fanno tutto per lui, servendolo. E’ impossibile fare diversamente…
Il bambino cresce… e la sua giusta educazione comincia ad includere la graduale rinuncia alle dominanti egocentriche. Comincia l’educazione di avere cura degli altri…
Storie divertenti si possono osservare nel comportamento degli animali, per esempio, i piccoli di corvo.
Essi, raggiungendo la grandezza fisica degli uccelli adulti, continuano, per abitudine, a chiedere da mangiare ai propri genitori! Questi ultimi, esauriti dalla stanchezza, sono completamente disperati:
— Non abbiamo più cibo! Che cosa faremo adesso? Abbiamo gia girato ovunque nei dintorni! Cercate anche voi da soli: siete già grandi!
Finalmente i genitori riescono a trovare ancora altro cibo. Glie lo portano e lo mettono ai loro piedi. E loro? Mangiano? No! Loro urlano ancora più forte: pretendono che il cibo venga alzato da terra e messo loro nella bocca!
… Un’altra scena. Degli uomini hanno fatto abituare il piccolo del corvo a mangiare direttamente dalle mani. Adesso esso è cresciuto diventando un uccello adulto. Il becco è diventato enorme e la gente con paura gli mette in bocca pezzettini di pane, e se toccasse il dito?! A volte i pezzettini cadono a terra e lui, invece di alzarli e mangiarli, comincia a lamentarsi nella sua lingua:
— L’avete messo male!!! Mica sono io che devo inchinarmi a prenderlo?!
… Ma, col passare del tempo, il bisogno lo costringe a cercare il cibo da solo e ad abbassarsi per prenderlo… Dopo arriveranno i propri figli… i quali saranno per lui la scuola che gli insegnerà ad avere cura degli altri, la scuola dell’altruismo…
… Anche la vita degli uomini segue uno schema simile. Ma in questo caso l’educazione giusta o sbagliata hanno un significato più importante.
Spesso possiamo osservare nelle persone adulte e anche negli anziani l’egocentrismo totale!… Anche in quelle che appartengono alla categoria dei “credenti”…
Ma l’amore vero, quello che Dio desidera vedere in noi, è il contrario del volere per se stessi, non è la propria passione-desiderio!
L’amore vero, l’unico con il quale noi possiamo avvicinarci a Dio è l’azione del bene verso tutti, anche sacrificando se stessi!
Le persone completamente egocentriche non riescono a capire tutto questo, ed anche nelle azioni altruistiche di altre persone, cercano motivi per condannarle e odiarle… Loro non potranno mai capire Dio! E né avvicinarsi a Lui…
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Come capiscono gli uomini il significato del servizio a Dio?
Qualcuno pensa che “servire Dio” significhi essere “servitori” nei templi o nelle chiese. Altri pensano in modo più profondo e cercano di partecipare di persona alle meditazioni o alle preghiere comuni. Altri ancora cantano e ballano in onore di Dio.
Invece Dio vuole da noi molto più di questo.
Anche Gesù e altri Maestri Divini insegnano che il servizio a Dio bisogna intenderlo come l’aiuto a tutti nel bene. E tutto questo deve essere fatto non per motivi egoistici, ma per coloro che devono essere aiutati, siano essi piante, animali o uomini. Attraverso loro non dimentichiamo di vedere l’interesse di Dio.
Per distinguere le azioni davvero buone da quelle che sembrano soltanto essere tali, bisogna cercare di vedere queste situazioni dalla posizione del Piano strategico del Creatore. In realtà dobbiamo essere consapevoli dell’essenza del Processo universale Evolutivo e trovare il posto per noi stessi in Esso.
E allora in questo caso possiamo, non soltanto cercare di compiere i comandamenti concreti di Dio, ma anche vedere il loro significato nell’origine della comune Strategia del Creatore. Questo significherà avere una comprensione più profonda dei propri compiti e di come meglio aiutare gli altri. Così noi potremo diventare i partecipanti attivi al processo dell’Evoluzione della Consapevolezza Universale, gli aiutanti attivi del Creatore.
La partecipazione attiva nel processo evolutivo bisogna considerarla come composta da due direzioni principali: a) del personale perfezionamento spirituale, b) dell’aiuto agli altri.
Come insegnava l’apostolo Paolo (1 Corinzi 12,14), bisogna cercare di servire gli altri con quelle nostre capacità superiori che abbiamo e anche cercare di acquisirne altre ancora superiori.
L’essenza del Piano del Creatore nella creazione dei mondi materiali (incluso il piccolo “isolotto” della materia nell’universo, il nostro pianeta) è la trasformazione dei componenti energetici dell’Assoluto da meno sviluppati a perfetti; Le Consapevolezze individuali che raggiungono la completa Perfezione si riuniscono al Creatore.
Perciò il perfezionamento personale e l’aiuto alle altre anime nel loro sviluppo evolutivo sono entrambi benefici dal punto di vista di Dio.
In particolare, se noi ci sviluppiamo tramite le pratiche meditative, anche la qualità del nostro servizio cambia: perché ci avviciniamo, secondo la qualità della coscienza, al Creatore e impariamo a vedere il mondo diversamente, avvicinandoci alle Sue capacità del vedere e del capire.
Ci perfezioniamo anche grazie alle nostre attività nell’aiutare gli altri, aumentando le conoscenze su come realizzare questo aiuto. Esse ci serviranno anche dopo la disincarnazione.
… Percepiamo (o almeno immaginiamo per ora) che esiste soltanto l’Unico Universale Macrorganismo, l’Assoluto, dentro il Quale procede il Suo sviluppo, che si chiama Evoluzione Universale. Percepiamo l’integrità, l’interrelazione del tutto in Esso Unico. Percepiamo la nostra inseparabilità da Lui: la completa appartenenza di noi al Suo Organismo, al Suo Processo dello Sviluppo. Percepiamo la gioia di questo sentimento! E, adesso, con la completa comprensione, dirigiamo tutti i nostri sforzi verso la trasformazione di tutti i grumi individuali dell’energia delle coscienze per fare entrare loro nella Consapevolezza esistente nella Dimora del Creatore.
Noi tutti siamo l’Uno nell’Organismo dell’Assoluto. Questa è la base del principio proposto da Gesù Cristo: amare il prossimo come te stesso, e anche più di te stesso. Qui si tratta dell’aspetto dell’AMORE che si nomina come CURA, la manifestazione superiore della quale vi è il sacrificio di sé per il bene degli altri. Tutto questo ha dimostrato Gesù, dandoci l’esempio della Cura con la Sua vita terrena e la morte. Somiglieremo anche noi a Lui in questo!
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Ma verso la conoscenza dell’Assoluto e la ricerca del Creatore è diretta solo una piccola parte di gente.
Il resto sono persone educate nell’ateismo o dalle correnti religiose pervertite, sono soddisfatte di “assaggiare il frutto proibito” (proibito da Dio) dall’albero “della conoscenza del bene e del male”.
Loro rischiano di finire all’inferno: perché gli attaccamenti “terreni” provocano soltanto le emozioni grossolane: l’ira, la rabbia, l’ansia, la preoccupazione, la gelosia, l’invidia, l’irritazione, l’odio ecc. E quelle persone per le quali tali stati della coscienza diventano naturali e anche abituali, si abituano all’inferno e finiscono lì dopo la disincarnazione.
Il frutto del Regno Celeste, viene acquisito soltanto da coloro che hanno trovato la pace dell’anima lontani dalle passioni “terrene” e hanno sviluppato l’Amore altruistico ad un altissimo grado, che sono diventati capaci di innamorarsi del Creatore e di avvicinarsi a Lui tramite questo Amore. Lui incontra costoro con il Suo Amore Supremo!
… I primi (dei descritti):
— “amano” se stessi,
— chiamano “amore” i propri desideri,
— pretendono dagli altri il grande amore, accontentando il proprio egocentrismo e odiando gli altri se loro poco LI! accontentano o non fanno quello che Loro! vogliono.
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Tutte le creature, incarnate e disincarnate, si differenziano fra loro per l’età dell’anima.
L’età dell’anima è una delle caratteristiche principali anche d’ogni uomo.
Le altre caratteristiche importanti sono le qualità come lo sviluppo intellettuale, lo stato etico, lo stato della sottigliezza o della grossolanità della coscienza. Il valore qualitativo dipende dalla grandezza dell’anima.
Lo sviluppo d’ogni anima procede gradualmente durante tantissime incarnazioni terrene. Non è possibile aspettarsi che, le anime che si trovano nelle loro prime incarnazioni, abbiano un alto potenziale spirituale; tutto questo arriva più tardi in caso la loro evoluzione sia favorevole.
Perciò diventa chiaro che non tutte le persone attualmente incarnate, anche coloro che sono in contatto con le conoscenze spirituali, potranno già in questa vita terrena raggiungere la Dimora del Creatore, nonostante tutti i loro sforzi.
Anzi, il coinvolgimento d’anime molto giovani, in un lavoro esoterico molto serio, può provocare che queste, dal momento che smettono di capire, comincino a “giocare nella religione” come i bambini piccoli nei loro giochi infantili. Può cominciare la percezione inadeguata di se stessi, come fanno i bambini quando fanno il gioco della “guerra” e immaginano di essere “generali”. Nei casi peggiori possono svilupparsi le malattie psichiche.
Perciò i leader religiosi devono essere attenti con le conoscenze esoteriche e metodiche, ricordando del loro effetto distruttivo sulle persone che ancora non sono pronte eticamente e intellettualmente.
Tutti noi, che cerchiamo i successi spirituali, dobbiamo valorizzare in modo critico le nostre possibilità e non salire sugli scalini della “scala” dello sviluppo spirituale sui quali ancora non possiamo rimanere stabili.
A proposito, ad essere consapevoli di appartenere alle anime giovani non c’è niente di male. Al contrario, questo significa che voi non avete vizi dai quali dovete liberavi.
L’anima giovane è quella che ha davanti tutto il felice e gioioso Percorso spirituale!
Non perdete soltanto il tempo inutilmente!
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… Io di persona ho vissuto una vita terrena molto intensa. E quando costruivo per me e per gli amici la strada verso il Creatore nel “flusso” creato da me sulle diverse tappe, inserivo moltissime persone. All’inizio sembrava tutto perfetto. Ma, dopo, tanti perdevano la comprensione logica di quello che succedeva e cominciavano a tornare indietro o verso i divertimenti. Ma, siccome io non avevo intenzione di giocare, allora avevano un atteggiamento di malcontento, di protesta e a volte d’ostilità.
La comprensione che si possono regalare le conoscenze e le metodiche segrete a tutti coloro che te lo chiedono è arrivata a me non subito. Io dovevo ricevere la grand’esperienza dell’aiuto spirituale e a volte anche drammatica (per me). (Adesso io condivido con voi quest’esperienza per aiutarvi ad evitare gli stessi errori).
Ma queste avvertenze non devono spaventare nessuno dagli sforzi spirituali: basta che ognuno scelga per sé quello che corrisponde alle proprie forze.
E uno degli obiettivi realmente raggiungibili per ognuno di voi sarà la sicurezza di trovare il paradiso dopo la fine di tale incarnazione e la garanzia per il futuro di un destino migliore.
Raggiungere questo non è difficile! Bisogna sapere come? E proprio di questo noi stiamo parlando.
È necessario accettare che il successo si raggiunge soltanto tramite i propri sforzi, ma non partecipando a riti tradizionali o tramite le preghiere di qualcuno.
Non confondiamo la preghiera con la meditazione (sono due concetti legati fra loro). I significati principali di queste parole: la preghiera è la richiesta del favore da parte di Dio e spesso dei beni terreni; la meditazione è il lavoro della coscienza diretta verso la conoscenza di Dio che favorisce il successo su questo Percorso se è tutto a posto con l’intelletto e l’etica.